Iniparib migliora la sopravvivenza globale nel carcinoma mammario metastatico triplo negativo


Uno studio di fase II ha mostrato che Iniparib in aggiunta alla chemioterapia standard a base di Gemcitabina e Carboplatino, aumenta la sopravvivenza globale nei pazienti con carcinoma mammario metastatico triplo negativo ( mTNBC ).

Lo studio ha coinvolto 123 donne con mTNBC.

La sopravvivenza globale delle pazienti che hanno ricevuto la combinazione del farmaco e della chemioterapia è stata pari a 12.3 mesi, rispetto ai 7.7 mesi delle pazienti che hanno ricevuto la sola chemioterapia, mentre la sopravvivenza libera da progressione è stata pari a 5.9 mesi per il gruppo assegnato a Iniparib e a 3.6 mesi per quello assegnato alla sola chemioterapia.

Iniparib fa parte dei farmaci denominati PARP-inibitori. PARP1, il target del farmaco, è un enzima coinvolto nel processo di riparazione del DNA. L'inibizione di tale proteina impedisce alle cellule tumorali di riparare il proprio acido nucleico danneggiato dalla chemioterapia. ( Xagena_2010 )

Fonte: ESMO, 2010