Antagonisti del recettore CB1 degli endocannabinoidi: significativo aumento della suicidabilità con Rimonabant 20 mg


Durante lo sviluppo di Rimonabant, Sanofi-Aventis ha condotto 2 separati programmi clinici di fase III : il programma RIO ( Rimonabant in Obesity ) per le indicazioni metaboliche e per l’obesità, ed il programma STRATUS ( Studies With Rimonabant and Tobacco Use ) per le indicazioni di cessazione dell’abitudine al fumo e mantenimento dell’astinenza.

Nei trial di fase III, i dosaggi più studiati sono stati il 5 mg ed il 20 mg. La dose proposta per la commercializzazione è sata di 20 mg.

Rimonabant non è risultato efficace nell’indicazione cessazione dell’abitudine al fumo.
Riguardo all’indicazione obesità, Rimonabant 20 mg è apparso efficace, ma sono emersi problemi di sicurezza a livello del sistema nervoso centrale.

Le reazioni avverse associate al Rimonabant ( Acomplia / Zimulti ) sono gli eventi correlati alla suicidabilità, gli eventi psichiatrici e gli eventi neurologici e le crisi convulsive.

Ricercatori dell’FDA ( Food and Drug Administration ) hanno compiuto una revisine con l’obiettivo di stimare la dimensione dell’effetto del Rimonabant 20 mg, rispetto al placebo, sugli outcome di sicurezza.

L’incidenza di suicidalità, e specificatamente ideazione suicidaria, è risultata più alta con Rimonabant 20 mg, rispetto al placebo ( odds ratio, OR=2 ).
In modo simile, l’incidenza di eventi avversi psichiatrici ( risk ratio, RR= 1,6 ), neurologici ( RR= 1,5 ) e crisi convulsive ( OR=1,2 ) era più alta con Rimonabant 20 mg che con il placebo.

Dei 18 studi completati e più presentati a marzo 2007, 14 hanno contribuito alla meta-analisi sulla suicidabilità.
Sono stati osservati 74 casi di suicidabilità: 20 nel gruppo placebo, 8 nel gruppo Rimonabant 5 mg e 46 nel gruppo Rimonabant 20 mg. Rispetto al placebo, Rimonabant 20 mg ha aumentato il rischio di suicidabilità. ( Xagena_2007 )

Fonte: FDA, 2007