Lucio Parenzan, cardiochirurgo


Il 28 gennaio è deceduto all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo il Professor Lucio Parenzan, pioniere della moderna cardiochirurgia pediatrica italiana.
Nato in Istria il 3 giugno del 1924 si laureò a Padova nel 1948. Prime esperienze in Chirurgia Generale nell’Ospedale Burlo Garofalo di Trieste, comprese per primo in Italia la necessità di curare i bambini cardiopatici.
Come era usuale allora, si recò al Karolinska di Stoccolma e all’Ospedale Pediatrico di Pittsburgh negli Stati Uniti per la formazione.
Poi tornato in Italia, iniziò a Milano la sua carriera.
Nel 1964 si trasferì a Bergamo, dove diresse la Divisione di Cardiochirurgia Pediatrica fino al 1994.
E poi il volontariato in Africa con Gino Strada di Emergency e a Bergamo nel Poliambulatorio dell’Opera San Francesco.

Pioniere della moderna cardiochirurgia intuì che i piccoli cardiopatici congeniti dovevano essere operati il più presto possibile non solo per ripristinare precocemente una normale circolazione cardiaca ma anche per evitare ripercussioni psicologiche sui bambini.
Eccellenti sono stati i risultati da lui ottenuti nella chirurgia del Fallot.

Con la sua guida il Centro Cardiochirurgico di Bergamo divenne il più importante nel nostro Paese e a lui si rivolgevano moltissimi genitori con figli cardiopatici da tutte le province italiane.
Ha eseguito oltre 15 000 interventi cardiochirurgici a cuore aperto, utilizzando le nuove tecniche che di volta in volta si realizzavano nel mondo.

Il 23 novembre 1985 il gruppo di Lucio Parenzan eseguì il terzo trapianto cardiaco in Italia e in seguito altri 349.

Grazie al suo impegno professionale la Cardiochirurgia Pediatrica di Bergamo divenne famosa nel mondo, tanto che, in occasione del Congresso Mondiale di Cardiochirurgia Pediatrica, il chirurgo americano Albert Starr, inventore della prima valvola cardiaca artificiale, definì il reparto di Bergamo il più grande Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del mondo.

Il Professor Parenzan è stato docente di Cardiochirurgia all’Università di Milano. Cittadino onorario della città di Bergamo, medaglia d’oro per la sanità pubblica, nel 1989 fondò l’International Heart School, dove si formarono i suoi numerosi allievi che diventarono poi primari in Italia e all’estero. ( Xagena_2014 )

Sabino Scardi, Giornale Italiano di Cardiologia 2014

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