Il Valproato, assunto dalla madre in gravidanza, appare correlato a figli con un più basso quoziente intellettivo


L’esposizione durante la vita fetale al Valproato può avere come conseguenza un più basso quoziente intellettivo, rispetto ai bambini di madri trattate con altri farmaci antiepilettici.

Lo studio è stato condotto da Ricercatori dell’University of Liverpool, in collaborazione con quelli dell’Emory University negli Stati Uniti e dei Manchester University Hospitals in Gran Bretagna.
Sono stati esaminati 300 bambini di 3 anni d’età, le cui madri avevano assunto farmaci antiepilettici durante la gravidanza.

I risultati preliminari hanno mostrato che i bambini esposti al Valproato avevano un quoziente intellettivo più basso ( 6-9 punti in meno rispetto alla media ).

Il Valproato è venduto con i marchi Depacon e Depakene ( in Italia: Depakin, Depamag ).

In passato, diversi studi avevano messo in discussione la sicurezza del Valproato durante la gravidanza.
Nel dicembre 2008, uno studio inglese aveva trovato che i bambini le cui madri avevano assunto Valproato durante la gravidanza avevano una probabilità 7 volte maggiore di sviluppare autismo, rispetto a quelli non esposti ad alcun farmaco antiepilettico. L’aumento del rischio non era stato osservato con altri antiepilettici.

Un altro studio, pubblicato su Neurology nel 2008, ha trovato che le donne che assumevano Valproato assieme al farmaco Topamax ( Topiramato ) hanno una probabilità 11 volte maggiore di dare alla luce un bambino con difetti alla nascita, rispetto a quelli che assumono solo Topiramato.
I difetti riscontrati in questo studio includevano difetti ai genitali nei bambini maschi, testa appiattita, sindattilia del piede, articolazioni coxo-femorali non-mature.

Una precedente ricerca aveva anche mostrato che il Valproato è associato ad un aumentato rischio di difetti alla nascita come difetti cardiaci e spina bifida. ( Xagena_2009 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2009