Parto pretermine, patologia della gravidanza


Il parto pretermine è definito dall’insorgere di contrazioni dolorose, ritmiche, ripetute, con dilatazione cervicale, discesa della parte presentata e quindi nascita del feto prima di 37 settimane.

Tale evenienza interessa l’8-12% delle gravidanze e può essere causa di malattia o morte nel neonato. Allo stato attuale si pensa che il parto pretermine sia legato ad una patologia infiammatoria uterina; il rilascio delle prostaglandine causerebbe le contrazioni miometriali e le modificazioni cervicali.

L’alterazione delle contrazioni miometriali e le modificazioni cervicali possono essere causate da diversi fattori, come stress materno, infezioni deciduali e corion-amniotiche, ipossia utero-placentare, emorragia deciduale.

Benché la maggior parte dei parti prematuri si verifichi anche in assenza di fattori di rischio noti, è possibile classificarli in:
fattori ostetrici ( nulliparità, poliabortività, pregressi parti prematuri );
fattori ginecologici ( colonizzazione, dilatazione, raccorciamento cervicale, fibromiomi, ecc. );
fattori socio-economici e comportamentali ( età estreme, bassa statura, stato di denutrizione, condizioni socio-economiche disagiate, ecc. );
complicanze della gravidanza ( gravidanza multipla, gestosi, placenta previa, ecc. ).

Diagnosi
La diagnosi di parto pretermine è clinica, ecografica, laboratoristica ( test della fibronectina, esami microbiologici, marker di flogosi ).

Terapia
Sono necessari riposo a letto e idratazione; la terapia può essere medica ( beta-mimetici, solfato di Magnesio, Calcio-antagonisti, antiinfiammatori non steroidei, antagonisti del recettore dell’ossitocina, antibiotici ); oppure chirurgica ( cerchiaggio ). ( Xagena_2010 )

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