Osteoporosi: rapporto rischio-beneficio dei bifosfonati
In risposta alle segnalazioni che indicano un legame tra l’uso prolungato dei bifosfonati e una rara frattura ossea ( frattura sottotrocanterica del femore ) , la società americana The Endocrine Society ha rilasciato una dichiarazione indicando che non c’è attualmente nessuna evidenza conclusiva, che abbia dimostrato che i bifosfonati siano causa di questo raro tipo di frattura.
Secondo The Endocrine Society, sebbene ci siano stati casi che abbiano indicato un possibile legame tra i bifosfonati ( es. Fosamax, Actonel, Boniva e Reclast ) con un tipo non usuale di frattura della gamba, è importante sottolineare che molti studi hanno confermato l’efficacia di questi farmaci nel ridurre il rischio di fratture nei pazienti con osteoporosi.
I dati attualmente disponibili indicano che il potenziale rischio di rara frattura della gamba è molto basso ( inferiore a 1 su 10.000 ), e poiché i pazienti che assumono i bifosfonati presentano osteoporosi e sono ad alto rischio di soffrire di fratture osteoporotiche tipiche, i pazienti e i propri medici devono valutare il rapporto rischio-beneficio di una terapia individualizzata.
Nella maggioranza dei pazienti, i benefici della terapia con bifosfonati risulta superiore ai potenziali rischi.
Fonte: The Endocrine Society, 2010
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