Prevenzione oncologica, con il Codice Europeo fino al 50% in meno di nuove diagnosi di tumore
In Piemonte e Valle d’Aosta viene diagnosticato, ogni anno, un tumore a circa 33 mila persone, 18 mila uomini e 15 mila donne.
I decessi sono 14.500.
Molti tumori sono curabili grazie alle attuali conoscenze, ma il carico di disabilità, che questi provocano, è elevato.
Un abitante del Piemonte ogni venti ha avuto una diagnosi di tumore nel corso della sua vita, per un totale che supera le 200 mila persone.
La Rete per la Prevenzione del Piemonte e della Valle d’Aosta è una iniziativa, promossa dalla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, che ha come obiettivo quello di promuovere programmi ed interventi di prevenzione per mettere in atto quanto raccomandato dal Codice Europeo contro il Cancro.
La Rete per la Prevenzione ha anche un respiro internazionale assicurato dalla partecipazione, come partner ufficiale, della European Cancer League ( ECL ), che rappresenta tutte le Leghe europee per la Lotta contro i Tumori.
Il Codice consiste di 12 raccomandazioni che tutti i cittadini possono seguire per tutelare la propria salute ed è basato sulle più recenti evidenze scientifiche.
Circa la metà di tutti i tumori potrebbe essere evitata se venissero seguite le raccomandazioni contenute nel Codice Europeo contro il Cancro e si mettessero in atto tutti gli interventi di prevenzione.
Questo permetterebbe di evitare ogni anno circa 16-17 mila nuovi malati di cancro in Piemonte e Valle d’Aosta, con una conseguente riduzione della disabilità e della mortalità per cancro.
I tumori più comuni tendono a insorgere nelle persone di mezza età o più anziane, è pertanto necessario attuare misure di prevenzione precoce del cancro.
Alcune raccomandazioni riguardano i bambini, per ridurre il rischio che sviluppino un tumore quando saranno più grandi.
Il fatto di adottare abitudini sane e di evitare quelle malsane è vantaggioso a qualsiasi età.
In media i fumatori vivono almeno 10 anni in meno rispetto alle persone che non hanno mai fumato. Smettere di fumare prima dei 40 anni riduce il rischio di mortalità per fumo di circa il 90%.
Non è mai troppo tardi per smettere di fumare. Le persone che smettono a qualsiasi età riducono il loro rischio di morte per fumo rispetto a quelle che continuano a fumare.
Mantenere il proprio peso corporeo sano permette di ridurre il rischio di sviluppare il cancro all'intestino, ai reni, all'esofago, al pancreas e alla cistifellea, e per le donne si aggiungono il cancro alla mammella ( nelle donne in post-menopausa ), alla mucosa uterina ( endometrio ) e all'ovaio. Qualunque sia il proprio peso corporeo, essere fisicamente attivi riduce l'insorgenza dei tumori dell'intestino crasso ( colon-retto ) e, nelle donne, dei tumori alla mammella e della mucosa uterina ( endometrio ).
L'attività fisica aiuta anche a prevenire l'aumento di peso, il che contribuisce a ridurre ulteriormente l'insorgenza di questi ed altri tipi di cancro, quali quello al rene, al pancreas, all'esofago ed alla cistifellea.
Esistono altresì prove di una correlazione tra uno stile di vita poco sedentario ( evitare di stare seduti per lunghi periodi della giornata ) e la diminuzione del rischio di cancro all'endometrio.
La vaccinazione contro il papillomavirus ( HPV ) può ridurre il rischio di tumore del collo dell'utero, della vulva e della vagina nelle donne, il cancro anale e della gola sia negli uomini che nelle donne, ed il cancro del pene negli uomini.
I comportamenti che proteggono contro il cancro proteggono anche contro altre grandi cause di decesso e di disabilità, come le malattie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche e le malattie cronico-degenerative in generale. ( Xagena_2017 )
Fonte: Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d'Aosta, 2017
Xagena_Medicina_2017