Ematoma epatico sottocapsulare in gravidanza, emergenza chirurgica ostetrica

L’ematoma epatico sottocapsulare è una grave emergenza che può insorgere in caso di sindrome HELLP o in seguito a trauma addominale acuto.
La sintomatologia e la gravità dipendono dallo stadio in cui si viene a trovare la paziente, che può essere di pre-rottura o di rottura franca, e fortunatamente non sempre alla prima fase segue la seconda, in quanto l’ematoma può stabilizzarsi allo stadio di pre-rottura.

I segni clinici sono rappresentati da epatomegalia ( ingrossamento del fegato ), dolore da irritazione del nervo frenico, ossia dolore intenso e prolungato a livello di pleura, peritoneo, colecisti, ed esofago.

La diagnosi è effettuabile attraverso ecografia, risonanza magnetica, TAC, mentre l’evoluzione viene monitorata con l’ecografia ed esami emodinamici e di profilo coagulatorio.

E’ importantissimo evitare qualsiasi aumento della pressione endoaddominale per evitare la rottura dell’ematoma quindi evitare palpazione dell’addome, vomito, convulsioni, ecc.
Se l’ematoma dovesse rompersi insorgono grave dolore epigastrico, collasso cardio-circolatorio, shock ipovolemico, emoperitoneo, versamento pleurico e coagulazione intravasale diffusa.

La terapia a questo punto è sia medica con emotrasfusioni, plasma, piastrine, e crioprecipitati, sia chirurgica con laparotomia, sutura della lacerazione, apposizione dell’omento; a paziente emodinamicamente stabilizzata si procede con embolizzazione dell’arteria epatica.

Rimane comunque una complicanza molto seria, in cui la mortalità materna e fetale supera il 50% dei casi. ( Xagena_2010 )

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