Infezione da Streptococco B, patologia fetale e della gravidanza


Lo Streptococco B è un batterio che colonizza la vagina o il retto nel 40% delle gravidanze, rendendosi responsabile di infezioni del tratto urinario, parto prematuro, rottura prematura delle membrane, e costituendo in tal modo una delle cause più importanti di infezione neonatale.

Esiste una forma di infezione da Streptococco B già presente alla nascita, che determina grave broncopolmonite o setticemia, gravata da una mortalità neonatale che si aggira attorno al 5%.

Esiste anche una forma di infezione che si manifesta circa una settimana dopo la nascita, ed è causa di batteriemia, meningite, broncopolmonite, congiuntivite e fascite necrotizzante.

Fattori predisponenti l’infezione sono un’età gestazionale precoce, rottura delle membrane avvenuta da un tempo superiore alle 12-18 ore, e febbre in corso di travaglio.

In assenza di fattori predisponenti la patologia si presenta nel 5% dei casi, e la mortalità neonatale è del 5% contro il 30-35% nel caso di concomitante presenza di fattori di rischio.

Per quanto riguarda la prevenzione in corso di gravidanza, è opportuno sottoporsi a tampone vaginale intorno alla 35a settimana. Se positivo, si procede con terapia antibiotica mirata con Ampicillina, Eritromicina, Amoxicillina.

Il tampone va ripetuto alla 40esima settimana, e, se ancora positivo, è necessario assumere gli antibiotici per via endovenosa.

In corso di travaglio si deve somministrare Ampicillina nel travaglio pre-termine.

Il taglio cesareo predispone alle complicanze materne da Streptococco B, quindi si rende necessaria una terapia antibiotica di tipo profilattico. ( Xagena_2010 )

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