Tumore alla mammella: la mammografia riduce la mortalità. Lo screening va esteso fino a 74 anni


Nel 2015 circa 3 milioni e 162 mila italiane sono state invitate a eseguire la mammografia, fondamentale per individuare il tumore alla mammella in fase precoce, ma solo il 55% ha aderito ( 1 milione e 728mila ).
Preoccupa in particolare la differenza fra Nord ( 63% ), Centro ( 56% ) e Sud ( 36% ).

Lo screening nelle donne dai 50 ai 69 anni ha contribuito in maniera determinante a ridurre la mortalità per cancro del seno nell’ultimo ventennio, con una diminuzione costante e statisticamente significativa ( -1.9% anno ).

Il test, attualmente raccomandato con cadenza biennale alle donne fra i 50 e i 69 anni, dovrebbe essere esteso fino a 74 anni.
Oggi solo alcune Regioni tra cui Emilia-Romagna e Piemonte hanno ampliato in maniera strutturata la fascia d’età da coinvolgere nei programmi di screening.

Nel 2015 il numero di donne invitate a eseguire l’esame è aumentato di quasi il 14% rispetto all’anno precedente. E i risultati hanno evidenziato che grazie a questo test nel 2012-13 sono stati identificati più di 13.000 carcinomi.
Nel 2017 sono stimati in Italia circa 51.000 nuovi casi di tumore alla mammella e circa 767.000 donne vivono dopo la diagnosi.

I nuovi trattamenti farmacologici e le campagne di prevenzione hanno permesso di raggiungere risultati importanti. Oggi l’87% delle persone colpite da tumore al seno in Italia guarisce, una percentuale superiore non solo alla media europea ( 81.8% ) ma anche al Nord Europa ( 84.7% ).
Se si interviene ai primissimi stadi, le guarigioni superano il 90%.
Le evidenze scientifiche hanno dimostrato che nelle donne ad alto rischio per importante storia familiare o perché portatrici della mutazione di un particolare gene, BRCA1 o BRCA-2, i controlli dovrebbero iniziare a 25 anni d’età seguendo protocolli diagnostici ben precisi.
Tuttavia, la maggior parte delle diagnosi di tumore alla mammella sotto i 50 anni non è legata a fattori ereditari. ( Xagena_2017 )

Fonte: AIOM, 2017

Xagena_Medicina_2017