Tumore del polmone non-a-piccole cellule non-squamoso metastatico: alta sopravvivenza a 1 anno con Opdivo
I dati dello studio CheckMate -057 sono stati presentati al 51° Meeting dell’American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) a Chicago. Il 51% dei pazienti colpiti da cancro del polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) non-squamoso metastatico e trattati con Nivolumab ( Opdivo ) è vivo a 1 anno rispetto al 39% sottoposti a chemioterapia.
I risultati, in termini di aumento di sopravvivenza, ottenuti in questi pazienti non erano mai stati registrati in precedenza. Una delle poche terapie disponibili finora era costituita da Docetaxel ( Taxotere ), un farmaco chemioterapico, che offre benefici modesti con rilevanti problemi di tossicità.
I risultati dello studio CheckMate -057 con Nivolumab hanno dimostrato per la seconda volta l’efficacia della immuno-oncologia nel tumore del polmone.
Opdivo è già stato approvato dall’Agenzia regolatoria statunitense ( FDA, Food and Drug Administration ), per il trattamento dei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule squamoso metastatico in progressione durante o dopo chemioterapia a base di Platino.
Negli USA l’iter di approvazione è stato particolarmente veloce, perché giunto dopo solo tre giorni dall’aver accettato ufficialmente di revisionare la domanda di registrazione presentata dalla società produttrice, Bristol-Myers Squibb ( BMS ).
È la prima volta che si verifica un’approvazione così veloce in oncologia.
Nel 2014 in Italia si sono registrate 40.000 nuove diagnosi ( circa il 30% fra le donne ). ( Xagena_2015 )
Fonte: BMS, 2015
XagenaHeadlines_2015