Lupus eritematoso sistemico: programma di sviluppo clinico di Benlysta
Il programma di sviluppo di fase 3 per Belimumab ( Benlysta ) comprende due sperimentazioni di superiorità di fase 3, multicentriche, in doppio cieco e controllate con placebo, BLISS-52 e BLISS-76, volte a valutare l’efficacia e la sicurezza di Belimumab somministrato in combinazione con lo standard di cura a confronto con il placebo in combinazione con lo standard di cura per il trattamento di pazienti con sieropositività per il lupus eritematoso sistemico ( HEp-2 ANA maggiore o uguale a 1:80 e/o anti-dsDNA maggiore o uguale a 30 UI/ml ).
Nello studio BLISS-52, sono stati randomizzati e trattati 865 pazienti presso 90 centri clinici ubicati in 13 Paesi, principalmente in Asia, in Sudamerica e nell’Europa orientale. Nello studio BLISS-76, invece, sono stati randomizzati e trattati 819 pazienti presso 136 centri clinici ubicati in 19 Paesi, principalmente nel Nordamerica e in Europa. I due studi presentano una configurazione simile, benché la durata del trattamento vari, ovvero 52 settimane per lo studio BLISS-52 e 76 settimane per lo studio BLISS-76.
L’endpoint primario di efficacia degli studi BLISS-52 e BLISS-76 consiste nel tasso di risposta dei pazienti alla 52.a settimana, misurato per mezzo dell’indice SLE Responder Index, definito come segue: (1) una riduzione rispetto al basale di almeno 4 punti del punteggio di attività della malattia SELENA SLEDAI ( indicante una riduzione dell’attività del LES rilevante sotto il profilo clinico ); (2) nessun peggioramento della malattia misurato in base alla valutazione medica generale ( Physician`s Global Assessment, PGA ) ( laddove per peggioramento si intende un aumento di 0.30 punti o più rispetto al basale ); (3) assenza di nuovi punteggi organo-specifici BILAG A ( indicante un’esacerbazione grave dell’attività della malattia ) e non più di un nuovo punteggio organo-specifico BILAG B ( indicante un’esacerbazione moderata dell’attività della malattia ). L’analisi dell’endpoint primario è basata sul principio di intenzione di trattamento ed è stata adeguata in base ai fattori di stratificazione al basale, tra cui punteggio SELENA SLEDAI, proteinuria e origini etniche.
In entrambe le sperimentazioni di Fase 3, i pazienti sono stati assegnati in modo randomizzato ad uno dei tre seguenti gruppi di trattamento: 10 mg/kg di Belimumab ( BLISS-52, n=290; BLISS-76, n=273 ), 1 mg/kg di Belimumab ( BLISS-52, n=288; BLISS-76, n=271 ), oppure placebo ( BLISS-52, n=287; BLISS-76, n=275 ).
Il trattamento è stato somministrato ai pazienti per via endovenosa nei giorni 0, 14 e 28, quindi ogni 28 giorni per l’intera durata del periodo di conduzione dello studio. Tutti i pazienti sono stati sottoposti alla terapia costituente lo standard di cura in aggiunta alla somministrazione del farmaco sperimentale. La sicurezza è stata valutata da un Comitato di monitoraggio dei dati indipendente durante l’intero periodo di conduzione di entrambi gli studi.
Belimumab
Belimumab è un anticorpo monoclonale umano che riconosce e inibisce in maniera mirata l’attività biologica dello stimolatore dei linfociti B, altrimenti detto BLyS. BLyS è una proteina naturale scoperta da Human Genome Sciences ( HGS ) necessaria per lo sviluppo dei linfociti B in linfociti B plasmatici maturi. I linfociti B plasmatici producono anticorpi, ovvero la prima linea di difesa dell’organismo contro le infezioni. Si ritiene che nel lupus e in talune altre malattie autoimmuni gli elevati livelli di BLyS contribuiscano alla produzione di autoanticorpi, ossia anticorpi che attaccano e distruggono i tessuti sani dell’organismo stesso. La presenza di autoanticorpi sembra essere correlata alla gravità della malattia. Studi preclinici e clinici suggeriscono che Belimumab è in grado di ridurre i livelli di autoanticorpi nel LES. I risultati emersi dalle due principali sperimentazioni di Fase 3, BLISS-52 e BLISS-76, suggeriscono che Belimumab è in grado di ridurre l’attività della malattia nel LES. ( Xagena_2009 )
Fonte: Human Genome Sciences, 2009