Oligoidramnios e anidramnios, patologie del feto e dei suoi annessi


Si definisce oligoidramnios una riduzione del liquido amniotico, mentre si parla di anidramnios per indicare l’assenza assoluta o quasi di liquido amniotico.

L’oligoidramnios si riscontra nel 3.9% di tutte le gravidanze, mentre l’anidramnios è eccezionale.
Le cause di oligoidramnios sono numerose:

Cause materne:
Ipertensione, pre-eclampsia, trombofilia ereditaria, gravidanza oltre termine.

Cause fetali:
Patologie malformative, annessiali o sconosciute.

Diagnosi:
All’esame clinico l’utero si presenta di volume inferiore rispetto all’epoca gestazionale; all’esame ecografico si evidenziano ridotti parametri relativi al liquido amniotico e una riduzione dei movimenti e degli atti respiratori del feto.

Trattamento:
Nei casi in cui l’oligoidramnios sia associato a patologie materne ( pre-eclampsia, ecc. ) viene effettuato il trattamento terapeutico per la patologia responsabile.

Un ulteriore approccio terapeutico è rappresentato dall’amnioinfusione di soluzioni saline mediante un catetere trans vescicale sotto guida ecografica.

In travaglio, il ricorso ad una amnioinfusione può essere indicato per ridurre una eventuale compressione del cordone ombelicale, evitare un parto operativo e il rischio di una sindrome da aspirazione di meconio.

Prognosi:
I rischi materni sono legati alla patologia ostetrica che ha determinato l’oligoidramnios, alle eventuali manovre terapeutiche diagnostiche invasive e al taglio cesareo ( aumento di rischi settici e postoperatori ).

I rischi fetali sussistono quando la prognosi è sfavorevole; l’oligoidramnios si associa ad una elevata mortalità e morbilità perinatale, la riduzione della quantità di liquido amniotico è causa di deformazioni dovute a compressioni meccaniche.

La sequela più grave di eventi però è rappresentata dalla ipoplasia polmonare causata dalla compressione del torace del feto e dall’inibizione dei suoi movimenti respiratori per l’addossarsi della parete uterina; inoltre la flessione accentuata della colonna vertebrale ( per la posizione anomala assunta ) va ad esercitare una pressione sull’addome che spinge il diaframma verso l’alto comprimendo ulteriormente i polmoni. ( Xagena_2010 )

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